martedì 15 settembre 2009

Nellino nel letto di San Francesco...



Cari Amici,

Nellino è venuto col sottoscritto ed i suoi amici ad Assisi per assistere all'arrivo di una bella corsa ciclistica in onore di Gino Bartali, anche lui Nostro Eroe.

Poi abbiamo divagato per la patria di San Francesco (invero facendo frequenti brutti incontri, come pacifisti, finti frati, compagni...), giungendo sino all'Eremo delle Carceri, luogo ove Francesco e i suoi compagni si ritiravano a pregare.

E' il luogo dove San Francesco insegnò, secondo quanto ci raccontano gli splendidi Fioretti, a fra Rufino a distinguere Nostro Signore Gesù Cristo dal demonio che lo tentava e lo voleva ingannare facendogli credere di essere predestinato alla dannazione (cose che possono credere solo i protestanti...) apparendogli sotto forma di Crocifisso. La frase magica per capire se si trattava del demonio o di Nostro Signore era (scusate, ma lo dicono i Fioretti! e lì c'è una pietra tutta consunta che lo testimonia! e un albero tenuto insieme coi ferri dove è accaduto il fattaccio!): "Apri la bocca, mo' vi ti caco!". Se fosse stato Nostro Signore, si sarebbe messo a ridere di fronte ad un affronto simile (sì, a ridere, lo disse San Francesco!); nel caso fosse stato il demonio, questi sarebbe fuggito (e fuggì, con enorme fragore!) perché riconosciuto e scoperto.

Bello, no?

Nellino poi, una volta entrati nell'eremo, ha voluto distendersi sul letto (come vedete comodissimo!) di San Francesco collocato dentro a quella che all'epoca era una caverna e oggi un pezzetto dell'eremo.

Nellino ama gli uomini come San Francesco. Noi pure, e amiamo anche Nellino.

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