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giovedì 19 dicembre 2024

Classifiche e Nello-Pensiero.

"Nello e la cornamusa" è il post più visitato del blog del Nostro Eroe.

Invero non la migliore delle performance di Nello, ma tant'è. 1608 visite. Eccolo qui sotto:

https://nellonostro.blogspot.com/2008/04/nello-e-la-cornamusa.html

Visto e considerato ciò, ritengo necessario riproporre uno dei capisaldi del Nello-pensiero, e cioè il post

"Le ultime volontà del grande Nello - Quann' me more... - 1"


eccolo qui sotto:






domenica 14 luglio 2024

Riproposizioni - Ormai c'è letteratura su Nello - Fagiolata.

Questa Riproposizione è necessaria tanto quanto il Nostro Eroe.

La Fagiolata (va scritta con la maiuscola... e non dico altro) è una delle espressioni più classiche del Nello-pensiero, anzi del Nello-pensiero sociale: si mangia rigorosamente tra maschi, la faccenda si svolge in ambientazione western o comunque selvatica, ci si arriva dopo la pubblicazione di una vera e propria grida di stampo medievale redatta su carta o preferibilmente su cartone di risulta infarcita di prescrizioni basate sulla legge "naturale" (leggi: ciò che per Nello è "naturale"... beh...), si svolge in un clima piuttosto anarchico dettato dai tempi incerti di preparazione dell'ambiente, di cottura, di presenza fisica sul luogo della performance e soprattutto dalla creatività dell'Autore, si raccolgono i soldi alla buona sia dal punto di vista matematico che da quello dell'obbligatorietà (si svolgono trattative da suk arabo) sempre dopo la consumazione (salvo poi sentire il Nostro Eroe dire più perplesso che sconsolato: «jecchë cë manghë cèndëcënquandä eurë...»). 

L'aria che si respira capirete da soli qual è.

Qui ne riproponiamo una, ma c'è l'apposito tag (non sia mai: l'apposita etichetta) per cercarne altre prove. Anzi, gli appositi tag (uno è "Fagiolata", l'altro è "Libertà di parola gastrointestinale", ecco...) e vedrete un profluvio di immagini e un'ampia tipologia non troppo discordante da quello che ho descritto.

È quindi una cosa riduttiva, il consiglio è di spaziare, ampliare, cercare oltre, la fantasia di Nello è fervida e poetica.

Marco Sermarini


https://nellonostro.blogspot.com/2008/04/oramai-c-letteratura-su-nello-fagiolata.html

lunedì 4 settembre 2023

Riproposizioni - Quann' me more... - 2

Per contrastare il rullare del rullo che è lo scorrere dei post in questo blog, e combattere l'impossibilità di riproporre meccanicamente o ciclicamente quanto di meglio questo tritacarne digitale produce, in altre parole per consolidare - attraverso la ripetizione ossessiva e pedissequa di episodi, stilemi, condotte, filosofie, ideali - la tradizione che, come dice Chesterton, è la democrazia dei morti (ma qui i protagonisti sono tutti vivi e si vogliono solo portare avanti con il lavoro), in altre parole fissandoci, riportiamo alla memoria la seconda puntata della saga nelliana "Quann' me more" o - più correttamente dal punto di vista fonetico  - "Quannë më morë".

Questa, come i più arguti tra i conoscitori del Nostro Eroe avranno intuito o riconosciuto, si attarda sugli strumenti o meglio sulle modalità della dipartita, quindi non il "dopo" ma il "durante".

In altre parole, come morire? Attenzione: mai nella mente di Nello alcunché indulge al benché minimo pensiero di darsi la morte o anche solo facilitarsela. Qui si esprimono legittime preferenze sul come: con uno spadone crociato? travolti da eventi incontenibili? fulminati sul posto da forze incoercibili? falciati da un'ascia bipenne (tutte ipotesi che il Nostro Eroe ha attentamente vagliato, sia chiaro). Discorsi da bar del mondo di Nello, in altre parole. Andatelo a vedere.

Come argomentavamo anni fa, è sempre qualcosa che implica o meglio postula il sudare, la polvere, disastrarsi in qualche modo.

Si tratta di una delle pietre miliari del Nello - pensiero, e chi se la perde non sa cosa perde, perbacco.

https://nellonostro.blogspot.com/2009/03/quann-me-more-1.html

Il Nostro Eroe in tutt'altra felice
circostanza ci mostra un potenziale
strumento della sua dipartita...
vedere per credere.

sabato 25 marzo 2023

Perché cuscì së fa lë cusë…!

… presto vedrete…

#nellonostro #cuscìsëfalëcusë

domenica 15 gennaio 2023

Guardandosi indietro.

Scavando indietro negli anni ho ritrovato dei commenti spettacolari ai vari post (o, come direbbe Nello più correttamente, "le cusë che sta scréttë"), degni quasi quanto le performance del Nostro Eroe di abitare in questo sito tributo.

Negli anni i commenti si sono diradati, purtroppo. Alcuni sono degno companatico del pane nellesco, spiegano anzi sono una sorta di esegesi autentica dei fatti narrati, aggiungono particolari, svelano segreti, formulano ipotesi... Insomma, da non perdere. Sarebbe bello perpetuare la memoria di certe cose, sono troppo grandi e belle.

D'altronde Nello ha tanti amici, e questi amici un po' gli somigliano, lo amano, lo valorizzano, creano...

In ogni caso ci sono 387 e dico 387 post a base di Nello, potremmo fare meglio ma va bene pure così.

In ogni caso ben vengano i commenti, sono preziosissimi.

Marco Sermarini

lunedì 19 dicembre 2022

Soddisfazioni…

Chi è il broccolo 🥦 ?

- 2800 grammi di grazia di Dio!

martedì 15 settembre 2009

Nellino nel letto di San Francesco...



Cari Amici,

Nellino è venuto col sottoscritto ed i suoi amici ad Assisi per assistere all'arrivo di una bella corsa ciclistica in onore di Gino Bartali, anche lui Nostro Eroe.

Poi abbiamo divagato per la patria di San Francesco (invero facendo frequenti brutti incontri, come pacifisti, finti frati, compagni...), giungendo sino all'Eremo delle Carceri, luogo ove Francesco e i suoi compagni si ritiravano a pregare.

E' il luogo dove San Francesco insegnò, secondo quanto ci raccontano gli splendidi Fioretti, a fra Rufino a distinguere Nostro Signore Gesù Cristo dal demonio che lo tentava e lo voleva ingannare facendogli credere di essere predestinato alla dannazione (cose che possono credere solo i protestanti...) apparendogli sotto forma di Crocifisso. La frase magica per capire se si trattava del demonio o di Nostro Signore era (scusate, ma lo dicono i Fioretti! e lì c'è una pietra tutta consunta che lo testimonia! e un albero tenuto insieme coi ferri dove è accaduto il fattaccio!): "Apri la bocca, mo' vi ti caco!". Se fosse stato Nostro Signore, si sarebbe messo a ridere di fronte ad un affronto simile (sì, a ridere, lo disse San Francesco!); nel caso fosse stato il demonio, questi sarebbe fuggito (e fuggì, con enorme fragore!) perché riconosciuto e scoperto.

Bello, no?

Nellino poi, una volta entrati nell'eremo, ha voluto distendersi sul letto (come vedete comodissimo!) di San Francesco collocato dentro a quella che all'epoca era una caverna e oggi un pezzetto dell'eremo.

Nellino ama gli uomini come San Francesco. Noi pure, e amiamo anche Nellino.

giovedì 11 giugno 2009

Alla scuola di Nello - Quanto è bello essere Nello! - Eccovi Roberto Prisco!




Molto tempo fa scrivemmo qualcosa su "quanto è bello essere Nello".

Oh, allora come vedete qualcuno l'ha capito e si sta dedicando a ciò che rende Nello Nello.

Roberto Prisco, uomo di grande saggezza e arguzia e di potentissimo senso dell'umorismo, cofondatore dei Gruppi Chestertoniani Veronesi, ammiratore ed amico personale di Nello (di cui disse, vedendolo: "Ma è proprio lui! E' Patrick Dalroy!", riferendosi alla somiglianza psicofisica di Nello all'Eroe de L'Osteria Volante, l'uomo a cui tutti vorremmo somigliare un pochino...) si è fatto fotografare mentre, alla scuola di Nello, cerca -facendo il rituale Fosso di Helm alla Nello- di cavare un ceppo dal suo giardino!

E' la Scuola di Nello! Nello è un caposcuola, un filosofo, un libero pensatore ("mmaledetta plasch't'ch", "libertà di parola gastrointestinale", "quanne me more...", "'nu bille maremote" sono solo alcuni degli aforismi che traiamo dalla sua grandezza...).

E' proprio bello essere Nello, e questa ne è una prova!

lunedì 13 aprile 2009

L'Omo Salvatico


...di giuliottiana (=Domenico Giuliotti, quello della modernità come sozza baldracca vestita d'oro ma ripiena di vermi, tanto amato da Nello Nostro) memoria indica L'UOMO CHE SI SALVA. Si salva per la sua grassa e compiaciuta ignoranza. Non culturale. Ignoranza intesa come semplicità di approccio alle cose.

Disse Giuliotti: "Se non fossi cristiano, mi farei brigante".

E' quello che da una vita con i fatti più che con le parole sostiene, da noi sostenuto, il Nostro Eroe!

venerdì 27 marzo 2009

La colpa non è stata della camicia bensì del troppo caldo!


Allora, Nello è famoso per il suo abbigliamento.

Si presenta vestito praticamente da cow-boy [cappello -due esemplari, quello di tutti i giorni e quello della festa-, jeans, camicia a quadrettoni con maniche rigorosamente corciate, cinghia, stivale " 'nghe lu tacche scugnate llà rrete" (con il tacco ad angolo di 45°, ndr), d'inverno ma solo negli ultimi anni il cappotto blu alla "Sentenza" de "Il Buono, il Brutto e il Cattivo"].

Adesso un po' si è calmato, ma di solito d'inverno andava girando con camicia, pantaloni, cappellone e stivali. Con qualunque tempo.

San Benedetto del Tronto, la sua patria, come molti sanno è un paese baciato dal sole e dal clima mite anche d'inverno. La colonnina di mercurio raramente scende sotto i sette-otto gradi, e sempre per periodi limitatissimi. Quindi tutto sommato non corre grossi pericoli, il nostro Eroe.

Ora però c'è un altro fatto: ogni anno durante le feste natalizie andiamo a Torino presso i luoghi in cui vissero Pier Giorgio Frassati e i grandi santi torinesi. In quei giorni le temperature da quelle parti scendono decisamente sotto lo zero, e nevica pure.

Un anno Nello fece tutto il pellegrinaggio con neve e meno cinque gradi centigradi di temperatura durante il giorno naturalmente con il solito abbigliamento. Non fece una piega. Durante il viaggio di ritorno in pullman molti videro che cambiava colore: rossiccio, anzi bianco e rosso in viso, sudarella, tremarella...

Nello scese dal pullman lamentando ovviamente il troppo caldo dell'abitacolo.

Per qualche giorno nessuno lo vide. Preoccupati, diversi di noi telefonarono al nostro Eroe che disse di avere la febbre a 40°...

Alle canzonature degli amici che dicevano: "O Ne', sci voluto fa lu furt', e mo sci pijato la febbre a quaranda...", l'Eroe, calmo e argomentante, rispondeva:

"La còlpe nn'ha schtata de lu fredde o che sso jite nghe la caméce, la còlpe ha schtata de la defferenze de temberatòre...".

(trad.: "la colpa non è stata del freddo o del fatto che io sia andato vestito solamente con la camicia, la colpa è stata della differenza di temperatura", ndr: la differenza tra le giustamente basse temperature torinesi e l'ingiusto caldo eccessivo del pullmann).

Capito, il saggio...?


martedì 17 marzo 2009

Nello e San Patrizio


Oggi è la festa di San Patrizio, patrono d'Irlanda, terra di santi, di eroi, di gente eccessiva, come dice sempre il nostro amico Paolo Gulisano, un altro dei biografi di Nello.

Nello, quando sente queste cose, affascinato da tanta santità, eroicità e -perché no?- eccessività irlandese, dice, pensando alla sua:

"Angh'io sono eccessivo!".

Noi diciamo che non è eccessivo, per lo meno non eccessivamente.

Poi bisogna dire anche un'altra cosa: Roberto Prisco, fondatore dei Gruppi Chestertoniani Veronesi, appena vide Nello disse (con il suo fantastico accento veronese): "Ma quèsto è lui, è Patrick Dalroy", riferendosi all'eroe e protagonista dello splendido romanzo di Gilbert Keith Chesterton L'Osteria Volante (sradicava olivi, puniva islamici fondamentalisti, picchiava poliziotti reprobi, scardinava insegne di pub... Nello, insomma!). E guardandolo compiaciuto continuava tra sé e sé: "E' proprio lui...".

Nello, irlandese di casa nostra!

giovedì 12 marzo 2009

Mmaledetta plasch't'ch', ora e sempre!




"Io sono un dichiarato, un aperto, un irriducibile nemico della civiltà moderna. Questa sozza baldracca turpiloquente, vestita d'oro e ripiena di vermi, dov'ha toccato ha appestato. Essa ha innalzato i meccanici al di sopra de' poeti, i banchieri al di sopra de' santi, il diavolo al di sopra di Dio".

Nello?

No, Domenico Giuliotti, "Tizzi e fiamme".

Ma in fondo è la stessa cosa... no?